ULTIM’ORA: l’appello di AIL è andato a buon fine!

Il 30 aprile la ministra Nunzia Catalfo ha firmato il decreto per rendere disponibile il fabbisogno di cassa per il pagamento del cinque per mille 2018 agli enti ammessi al beneficio nell’elenco delle Onlus e del volontariato. Un primo passo fondamentale per il Terzo Settore!

Il 30 aprile la ministra Nunzia Catalfo ha firmato il decreto con cui è stato reso disponibile il fabbisogno di cassa di 334 milioni di euro necessario al pagamento del cinque per mille 2018 agli enti ammessi al beneficio nell’elenco delle Onlus e del volontariato.

Il presidente di AIL, professor Sergio Amadori, ha ringraziato le autorità per l’efficienza e la celerità con cui è stata accolta una delle istanze presentate e ha dichiarato che auspica che anche le altre richieste possano trovare soddisfazione.

Insieme ad altre associazioni del Terzo Settore, AIL aveva avanzato all’esecutivo cinque proposte concrete per garantire al mondo del privato sociale il sostegno di cui ha bisogno per continuare a svolgere le sue importanti attività anche in questa situazione di emergenza.

In questa fase emergenziale Il Terzo Settore necessita, infatti, di forme concrete e urgenti di sostegno per consentire ai volontari e agli operatori di operare in sicurezza e garantire la sopravvivenza di quel privato sociale che rappresenta una componente fondamentale del tessuto sociale ed economico dell’Italia. Per questo lo scorso 15 aprile il presidente di AIL Sergio Amadori insieme ai rappresentanti ActionAid, AIRC, AISM, Emergency, Fiagop, Telethon e UNIAMO –  aveva incontrato in videoconferenza il sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Stanislao Di Piazza per presentare al Governo un documento di interventi urgenti per dare respiro economico agli enti, alle associazioni e alle organizzazioni del Terzo Settore attraverso una gestione intelligente delle risorse.

Le associazioni avevano avanzato all’esecutivo le cinque proposte seguenti:

  1. L’istituzione di fondi per la copertura delle perdite economiche dovute alla drammatica contingenza, lo sblocco dei fondi rotativi di sistema e la creazione di un finanziamento a fondo perduto che assista le organizzazioni non profit.
  2. Lo sblocco immediato del DPCM – pronto da mesi – che rivede la disciplina del 5 per mille e l’erogazione entro il mese di giugno del 5 per mille 2018 e 2019, pari a quasi un miliardo di euro già in bilancio.
  3. L’attuazione di provvedimenti volti a dare continuità alle attività di volontariato, mutuando ciò che già avviene con il Servizio Civile Nazionale, come la previsione di un assegno temporaneo di 440 euro con esenzione Irpef e previdenziale, copertura assicurativa e formazione.
  4. Il potenziamento del Servizio Civile Universale attraverso lo stanziamento di risorse per mobilitare 80.000 giovani che nell’ultimo bando non hanno trovato posto per fare servizio di volontario. Serve quindi reperire 400 milioni di risorse aggiuntive ed emanare un bando con procedure straordinarie.
  5. Il potenziamento del fondo di non autosufficienza al fine di fronteggiare le situazioni di maggiore isolamento e rischio e aiutare con interventi concreti le persone con disabilità.

A questi interventi andrebbero poi aggiunte le necessarie previsioni per le imprese con agevolazioni IVA per macchinari, reagenti, fondi agli ETS, approvvigionamenti di dispositivi protettivi e la prosecuzione del processo di riforma del Terzo Settore.

All’appello delle associazioni aveva fatto seguito, il 24 aprile, l’approvazione in Senato e alla Camera dei Deputati di un ordine del giorno che – come richiesto dalle associazioni – sollecita il Governo a sbloccare i pagamenti delle quote del 5 per mille relative agli anni 2018 e 2019, ad aprire i ‘rubinetti della liquidità’ già previsti dal decreto Cura Italia anche ai soggetti del libro primo del Codice Civile, a prevedere un fondo a loro dedicato per i rimborsi delle spese sostenute nell’emergenza e a rendere accessibile il Servizio Civile a tutti i giovani che hanno avanzato la richiesta di farne parte, integrando i fondi necessari e stabilizzandoli. Un altro ordine del giorno era stato presentato alla Camera per garantire la copertura assicurativa contro il Covid-19 da parte dell’INAIL per i volontari dei settori socio-sanitari ed estendere al Terzo Settore tutte le misure di sostegno fiscale ed economico già previsti per le imprese.

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