La malattia oncoematologica è una condizione umana da normalizzare e integrare all’interno di un’immagine socialmente condivisa di cura non solo del suo carattere fisico ma anche emotivo, sociale e culturale.

In questi ultimi anni abbiamo assistito, complice anche la divulgazione social da parte di personaggi pubblici a un processo narrativo portatore di una visione genuina e capace di ‘ri-attribuire’ umanità all’esperienza di malattia. Ripercorrendo brevemente le diverse forme di rappresentazione della malattia oncologica, una delle prime immagini socialmente condivise è quella di una maledizione di cui non si poteva parlare né enunciarne il nome: un “brutto male”.

 

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