UN ASCOLTO PER CHI È IN CURA
L’Ambulatorio di AIL Milano offre sostegno psicologico ai pazienti e ai loro familiari.
Un servizio indispensabile e offerto a TITOLO GRATUITO, che si propone di creare i presupposti per la sostenibilità delle malattie onco-ematologiche.
L’Ambulatorio nasce all’interno dal progetto AIL Accoglie e integra e arricchisce i servizi già offerti da AIL Milano.
Il progetto è nato in un momento di grande incertezza, segnato dalla pandemia, in cui i pazienti con tumori del sangue – a causa della loro immunodepressione – rischiavano, più di chiunque altro, il contagio da Covid-19.
Il trauma di una diagnosi onco-ematologica, la paura e l’isolamento al quale i pazienti sono sottoposti, hanno fatto nascere, in modo ancora più urgente, il bisogno di essere supportati dal punto di vista psicologico.
La nostra riposta a questa necessità è stata la realizzazione dell’Ambulatorio per il sostegno psicologico ai pazienti e ai loro familiari.
Cosa accade quando si riceve una diagnosi oncoematologica?
È senza dubbio uno tra gli eventi più stressanti che alcune persone affrontano nel corso della loro vita. Impatta sul senso d’identità, sui progetti di vita, sulla capacità di adattarsi ad una nuova quotidianità, scandita dalla consapevolezza della malattia e dal percorso terapeutico.
Cosa accade nella famiglia quando una persona si ammala?
Cambiano i ritmi e i vissuti nella vita di tutti i giorni, di tutta la famiglia. I cambiamenti coinvolgono gli equilibri psicologici ma anche gli aspetti organizzativi, relazionali e sociali.
Perché rivolgersi all’Ambulatorio?
La malattia oncoematologica ha un forte impatto fisico, psicologico, relazionale e familiare, in tutte le fasi che la caratterizzano. Può succedere che ci si senta angosciati, arrabbiati, preoccupati, tristi.
Con il supporto psicologico la persona e/o i familiari vengono aiutati a potenziare le loro risorse psicologiche, sviluppare nuove strategie per fronteggiare il percorso terapeutico ed integrare l’esperienza di malattia nel percorso esistenziale.
Come si può accedere all’Ambulatorio?
L’Ambulatorio di AIL Milano prevede l’erogazione di colloqui psicologici clinici in presenza o via web, sia per i pazienti che per i familiari.
Si tratta di un Ambulatorio in regime di SSN a cui si accede con impegnativa del medico di base o dello specialista. I familiari accedono all’Ambulatorio AIL senza impegnativa.
La richiesta di appuntamento deve pervenire ad AIL Milano, telefonando in sede allo 02 76015897 o scrivendo a info@ailmilano.it
Scopri le principali tematiche che emergono durante i colloqui con i pazienti, attraverso i nostri video
Effetti della diagnosi e del percorso terapeutico sul paziente
- alterazione della percezione di se stessi;
- incertezza sulla quotidianità e sui progetti di vita;
- difficoltà nella gestione del percorso terapeutico;
- cambiamento di stile di vita;
- aumento di ansia e insicurezza;
- mancanza di fiducia nel futuro.
Gli obiettivi dell’Ambulatorio per il sostegno psicologico
- potenziare le risorse psicologiche ed emotive del paziente;
- sviluppare modalità comportamentali più funzionali e positive;
- integrare la malattia nell’esperienza di vita;
- stabilire una comunicazione aperta con medici e paramedici;
- insegnare tecniche di rilassamento;
- acquisire strategie per il futuro.
Approfondimenti
Il progetto sulla terapia con CAR-T cell nelle patologie oncoematologiche
Il progetto sulla terapia con CAR-T cell nelle patologie oncoematologiche -nell’ambito della progettualità del triennio 2024-2026- sta valutando l’identificazione di marcatori precoci per predire la risposta che ne deriverà. La terapia cellulare CAR-T ha mostrato...
Uno studio sul vissuto e sui bisogni dei caregiver
Il progetto sull’oppressione emotiva e le strategie di reazione dei caregiver di pazienti sottoposti a terapia con CAR-T cell. È stato realizzato uno studio clinico sui bisogni emotivi dei pazienti che si sottopongono al processo di infusione delle CAR-T cell e dei...
L’impatto psicologico della crioconservazione sui giovani adulti
La crioconservazione è una tecnica che permette di preservare gameti, embrioni o tessuti al fine di realizzare futuri desideri riproduttivi. È una procedura che ha aperto nuove strade nella medicina e nella biotecnologia, configurandosi come una speranza e una...
Il diritto all’oblio per ritornare alla vita
“Remissione completa; gradualmente può riprendere la sua vita normale”. Il tanto atteso momento è arrivato. Settimane, mesi, in alcune circostanze anni, trascorsi nell’attesa di ritornare alla vita, a quella vita bruscamente interrotta dal giorno indimenticabile della...
#vocedelverbocurare : nasce la nuova Residenza AIL per pazienti ematologici
A Vimodrone si sta lavorando per realizzare la prima Residenza temporanea per pazienti ematologici integralmente dedicata a loro: un progetto ambizioso che implementa la nostra offerta di accoglienza. Una nuova Residenza completamente dedicata ai pazienti ematologici...
La malattia oncoematologica negli adolescenti e nei giovani
Gli AYA, acronimo di Adolescents & Young Adults, rappresentano un sottogruppo di pazienti oncologici che per una serie di caratteristiche biologiche, sociali e psicologiche non possono essere considerati né bambini né adulti. Per tale ragione necessitano una presa...
AIL Accoglie. Un ascolto per chi è in cura
Nel primo anno di attività, l’Ambulatorio di sostegno psicologico ha accolto 84 pazienti e sono stati svolti 1050 colloqui. Il primo quadrimestre del secondo anno di lavoro (marzo-luglio 2022) ha visto, rispetto al medesimo periodo del 2021, un incremento del 60% di...
Un nuovo approccio narrativo all’esperienza di malattia
La malattia oncoematologica è una condizione umana da normalizzare e integrare all’interno di un’immagine socialmente condivisa di cura non solo del suo carattere fisico ma anche emotivo, sociale e culturale. In questi ultimi anni abbiamo assistito, complice anche la...
Mamma, papà, che succede?
Nella mia esperienza clinica mi sono ritrovata diverse volte a lavorare con coppie di genitori che richiedevano il mio aiuto per aiutarli a riscrivere il copione sulla loro malattia da condividere con i loro bambini. Perché è così difficile dire la verità ai nostri...
La comunicazione in oncoematologia: l’incontro tra la competenza e la cura
Parole per raccontarci, per esprimerci, per costruire ricordi. Parole per esistere. La parola, ci differenzia dagli altri animali, ed è attraverso di essa che definiamo la nostra presenza nel mondo. Possiamo dunque definire il linguaggio come unico modo per fare di...